Frammento dell'iscrizione sepolcrale di Quirinius

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Frammento dell’iscrizione sepolcrale di Quirinius
Frammento dell’iscrizione sepolcrale di Quirinius
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L’iscrizione, trovata vicino a Tivoli nel 1764, appartenne probabilmente al sepolcro di Publius Sulpicius Quirinius, “proconsole” (governatore) d’Asia e “legatus divi Augusti” (funzionario imperiale) di Siria e di Fenicia al tempo dell’imperatore Augusto (27 a.C-14 d.C.). Il personaggio è menzionato nel Vangelo a proposito del censimento durante il quale nacque a Betlemme Gesù Cristo “quando Quirinio era governatore della Siria” (Lc 2, 1-7): proprio questo censimento è stato al centro di un acceso dibattito storiografico, in quanto sembra che esso sia avvenuto dodici anni dopo la nascita di Gesù. In realtà l’iscrizione in questione, con l’espressione “leg(atus) … iterum” (“legatus … per due volte”) attesta la possibilità di un precedente incarico di Quirinius in Siria: in tale occasione egli avrebbe potuto sovrintendere ad una più sommaria stima della popolazione, riducendo così il presunto disaccordo tra le fonti storiche ed il passo del Vangelo di Luca.