Musei Vaticani

La dedica fu posta all’omonimo allievo da L. Aurelius Apolaustus Memphius Senior, schiavo liberato di Lucio Vero (161-169 d.C.) e Marco Aurelio (161-180 d.C.), noto anche da fonti letterarie e da iscrizioni dedicategli in altre città d’Italia. Il dedicante era famoso sia per la sua arte di pantomimus (la stessa dell’onorato: r. 1), sia per il suo legame con i due imperatori, che spingeva le città a fare a gara nell’onorarlo per ottenere favori da lui o – tramite lui – dagli imperatori stessi. Nato in Siria, Agrippus (questo il suo nome originario) era stato soprannominato (r. 6) Memphius (in ricordo della città siriana) da Vero durante la guerra contro i Parti e da lui condotto, come trofeo di guerra, a Roma dove aveva ricevuto anche il “nome d’arte” Apolaustus (“di cui si può godere”). Sarà messo a morte nel 189 d.C. da Commodo, qui (r. 5) citato ancora come Cesare ossia come successore designato dell’imperatore.