Putto Graziani

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Putto Graziani
Putto Graziani
Sala III. Bronzi

La statua rappresenta un fanciullo nudo seduto a terra, con il corpo sbilanciato all’indietro e la gamba sinistra piegata sotto la destra, sulla quale è incisa l’iscrizione etrusca “al dio Tec Sans in dono”. Le braccia protese stringono un volatile nella destra e una palla nella sinistra. Dal collo pende una grossa bulla, mentre due anelli cingono la caviglia ed il polso destro e un’armilla tortile il sinistro. Il viso, sorridente e paffuto, e la vivacità dei movimenti riportano il bronzo ad una matrice ellenistica, periodo che ha visto in Etruria una grande diffusione di ex voto di questo tipo, sia fittili che in bronzo [cfr. Putto Carrara]. Il “Putto Graziani”, destinato alla divinità Tec Sans, protettrice dell’infanzia, è una delle varie attestazioni di culti indigeni nell’area nord-orientale del Lago Trasimeno.