Il Gabinetto è suddiviso in cinque microstrutture, ciascuna delle quali impegnata in una fase specifica dello studio dell’oggetto d’arte e della sua determinata caratterizzazione chimico–fisica.
La microstruttura Prove Non Distruttive si occupa della prima fase di studio e comprende tutte le analisi che non prevedono un campionamento (basate quindi sull’interazione radiazione–materia). Svolge in particolare analisi in fluorescenza ultravioletta indotta, riprese fotografiche in riflettografia infrarossa a più lunghezze d’onda, riprese radiografiche e analisi in fluorescenza a raggi X.
Compete alla microstruttura Analisi Inorganiche lo studio chimico–fisico dei materiali di natura inorganica presenti nel manufatto artistico, quali pigmenti naturali e di sintesi, matrici di differente natura chimica, minerali, rocce e materiale di deposito. Vengono svolte, in particolare, analisi stratigrafiche, in microscopia elettronica a scansione, analisi di metalli in tracce e analisi in cromatografia ionica. La microstruttura ha inoltre il compito di caratterizzare, dal punto di vista chimico e morfologico, il materiale interessato studiandone le alterazioni dovute al tempo.
Lo studio chimico dei materiali di natura organica è competenza della microstruttura Analisi Organiche. Dai leganti (proteici, polisaccaridici ed esterei) alle vernici naturali e di sintesi, dalle sostanze soprammesse originali o di restauro ai coloranti naturali. Dal punto di vista chimico e molecolare, la struttura si occupa inoltre di caratterizzare il materiale presente studiandone le alterazioni dovute al tempo o a reazioni avvenute tra materiali differenti.
La microstruttura Analisi Biologiche è impegnata invece nello studio di tutto ciò che concerne il mondo “bio” dei beni culturali, come le patine e gli attacchi di natura biologica presenti sul manufatto, l’analisi morfologica e l’identificazione biologica degli agenti infestanti, l’analisi merceologica dei filati e dei tessuti, per identificarne la natura e lo stato di conservazione. Sovrintende inoltre alla messa a punto di sistemi di monitoraggio ambientale al fine di valutare la presenza o meno di agenti infestanti.
Infine, la microstruttura Ricerca e Sviluppo interviene in tutte le linee di ricerca del Gabinetto, sviluppando e mettendo a punto nuovi metodi di analisi della materia, attraverso l’impiego delle più innovative tecnologie. Tra le attività di ricerca ricordiamo la sintesi e relativa caratterizzazione di materiali naturali, lo sviluppo di nanotecnologie da utilizzare nella formulazione di diversi prodotti di restauro, la creazione di banche dati di materiali organici di differente natura.