Come si conserva un grande museo?
Come si conserva un grande museo?

Come si conserva un grande museo?

L’esperienza dei Musei Vaticani

Giovedì 17 novembre 2016, ore 16.00
Sala Conferenze, Musei Vaticani

Come si conserva un grande museo? L’esperienza dei Musei Vaticani” non è solo il titolo di un volume di prossima pubblicazione per le Edizioni Musei Vaticani e Allemandi a firma del Conservatore dei Musei Vaticani Vittoria Cimino. È anche uno degli interrogativi che più si pongono gli addetti ai lavori, e non solo. Il libro, illustrando una nuova strategia di tutela delle collezioni vaticane, cercherà infatti di dare risposta al quesito in modo molto pratico, sintetico, diretto e poco teorico, parlando sì di tutela, cura e manutenzione programmata delle collezioni museali, ma con esempi operativi e un ricco apparato iconografico.
Sarà il Direttore stesso dei Musei Vaticani ad introdurre la presentazione del nuovo volume, giovedì, 17 novembre, presso la Sala Conferenze dei Musei Vaticani, nell’ambito del ciclo di incontri Il Giovedì dei Musei.
All’introduzione del prof. Antonio Paolucci, seguiranno gli interventi di Giorgio Bonsanti, storico dell’arte e del restauro, e Flaminia Gennari Santori, Direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma. Sarà presente l’autore.

Anticipiamo un estratto della prefazione di Antonio Paolucci:

Questo libro è il risultato di otto anni di lavoro sulla «macchina-musei». Ne analizza la fisiologia, ne registra per così dire il respiro attraverso le mutazioni di ambiente, di clima, di temperatura nel trascorrere dei giorni e delle stagioni, studia le interferenze prodotte dalla pressione antropica, valuta e propone le migliori pratiche per la conservazione preventiva e la manutenzione programmata, per la movimentazione delle opere, per la protezione delle stesse in occasione di prestiti. Mette in lucei punti di criticità, come quello rappresentato dalla Pinacoteca sottoposta a escursioni termiche e a oscillazioni di umidità interna rischiose per la corretta conservazione delle tavole dipinte: così sono stati avviati e sono in corso di progettazione, e in parte di realizzazione, nuovi sistemi di climatizzazione interna. Propone le provvidenze che si possono mettere in opera in questo o in quel settore dei musei: a volte anche soltanto uno schermo per la luce esterna o una vetrina climatizzata.
Sempre meno restauri e sempre più conservazione preventiva e manutenzione programmata. Questo sacrosanto assioma ha attraversato come un mantra la mia carriera di soprintendente e di direttore di museo nella amministrazione italiana dei Beni Culturali. Devo dire, però, e lo dico con dispiacere, che solo in Vaticano mi è stata data la possibilità di tentare, almeno di tentare, di mettere in pratica quell’aureo principio. Solo l’amministrazione vaticana mi ha offerto le risorse finanziarie e umane per avviare il progetto cui questo libro rende testimonianza.
I Musei del papa sono famosi nel mondo, il Vaticano con le sue collezioni d’arte, con la Cappella Sistina e le Stanze di Raffaello, con il «Laocoonte» e l’«Apollo del Belvedere», esercita una suggestione mediatica che non teme confronti. Tutto ciò, io mi auguro, può giovare alla diffusione e al successo di questa pubblicazione. Io vorrei che essa diventasse esemplare, che fosse accolta come un modello di scienza della conservazione applicata a uno dei più grandi musei del mondo. Per questo sono felice che il mio amico Umberto Allemandi, da molti anni glorioso alfiere della storia dell’arte e titolare di un nome editoriale di internazionale notorietà e prestigio, abbia accettato di condividere con i Musei Vaticani la pubblicazione e la promozione del libro.