Studi sul Settecento romano
Studi sul Settecento romano

Studi sul Settecento romano

Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) nel duplice anniversario

Giovedì 23 gennaio 2020, ore 17.00
Sala Conferenze, Musei Vaticani

Il 23 gennaio, come primo appuntamento del nuovo anno, i Musei Vaticani ospitano nella cornice culturale della rassegna Il Giovedì dei Musei la presentazione del 34° e penultimo volume della collana di Studi sul Settecento romano (per le Edizioni Quasar, con il contributo de La Sapienza Università di Roma, 2018).
La pubblicazione, ideata e curata dalla storica dell’arte Elisa Debenedetti, è un numero speciale dedicato al grande storico e archeologo tedesco Johann Joachim Winckelmann nel duplice anniversario della nascita (Stendal, 9 dicembre 1717) e della tragica morte (Trieste, 8 giugno 1768).

I Musei del Papa tornano quindi con questo evento – dopo la giornata di studio sulla Collezione Montalto a Villa Negroni nel maggio del 2018, e la mostra dello scorso anno Winckelmann. Capolavori diffusi nei Musei Vaticani – a condividere le celebrazioni in onore del celebre studioso, padre fondatore dell’archeologia moderna.

Introdotto dal Direttore dei Musei Vaticani Barbara Jatta, l’incontro di presentazione vedrà la partecipazione dell’autore e gli interventi di Marcello Barbanera, Francesco Gandolfo e Steffi Roettegen.

Anticipiamo un breve estratto dell’intervento di Elisa Debenedetti:

Il libro dedicato a Winckelmann nel duplice anniversario della nascita e della morte prende spunto soprattutto dalla mostra tenutasi ai Musei Capitolini, presso i quali egli era stato accolto nell’ultimo lustro della sua breve esistenza in quanto protetto da cinque illustri esponenti della Curia Romana; mostra attraverso la quale si individuava quel filone di studi che segna la nascita della storia dell’arte come disciplina autonoma, fondata sull’imprescindibile equilibrio di filologia e filosofia. Alcuni saggi contenuti nel volume permettono di confermare come Winckelmann sia l’interprete di quel passaggio epocale dal sapere erudito all’approccio diretto alle opere d’arte; è ciò che gli permise di stabilire nuove attribuzioni per sculture famose, non solo a Roma, nelle ville e palazzi che egli stesso suggerisce di visitare, in quanto città dell’arte per antonomasia, ma nel Regno di Napoli (Pompei e Paestum). Ad arricchire tali contenuti vengono segnalati non solo i più importanti eventi tenutisi negli anni 2017-2018, ma luoghi e personaggi che hanno avuto con lo studioso una forte relazione: Villa Albani, il Palazzo alle Quattro Fontane, il Museo Pio Clementino e Antonio Canova.