La deposizione di Caravaggio
La Deposizione di Caravaggio

La Deposizione di Caravaggio

Il Messaggio svelato

Giovedì 14 marzo 2013, ore 16.00
Sala Conferenze, Musei Vaticani

Un Giovedì dei Musei davvero speciale quello che si terrà, nella consueta sede dei Musei Vaticani, il prossimo 14 marzo alle ore 16.00. Un unicum annunciato già dal titolo della conferenza, "La Deposizione di Caravaggio. Il Messaggio svelato", nel corso della quale il prof. Antonio Paolucci, il prof. Ulderico Santamaria ed il dott. Fabio Morresi sveleranno appunto, grazie ad una campagna di ricerche scientifiche mirate alla conoscenza dell'opera, particolari e soluzioni prospettiche difficilmente visibili ad occhio nudo.

Segue un estratto dell'intervento:

"Tra le tante opere d'arte che hanno cercato di rappresentare la deposizione del corpo del Cristo il dipinto del Caravaggio è forse quello che riesce a rendere meglio la dolorosa atmosfera dell'abbandono e il dolore dei personaggi raccolti intorno al corpo del Messia. La struggente bellezza del dipinto e la maestria nella tecnica esecutiva rendono certamente molto interessante lo studio dei materiali utilizzati dall'artista e la costruzione della composizione iconografica.

Proprio per approfondire queste tematiche il Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione ed il Restauro ha messo a punto una campagna di ricerche scientifiche mirate alla conoscenza dell'opera. Si è deciso di basare questo studio utilizzando esclusivamente tecniche diagnostiche non distruttive, che quindi, non necessitano prelievi di materiale dall'opera. In particolare si sono utilizzate tecniche di diagnostica per immagini ed analisi dei pigmenti mediante fluorescenza con raggi X.

Nella scelta delle tecniche analitiche si è impostato il lavoro di ricerca cercando di approfondire lo studio partendo dagli strati più esterni del dipinto sino ad arrivare agli "elementi" costitutivi più profondi. Una sorta di scavo archeologico per mettere in luce tutte le vicissitudini che l'opera ha subito nel tempo e per seguire a ritroso la creazione del dipinto: dalla vernice esterna, ai pigmenti, alla preparazione sino ad arrivare alla tela di supporto. 

Le analisi per immagini selezionate sono: ripresa in fluorescenza ultravioletta indotta, infrarossi in falsi colori, riflettografia infrarossa a varie lunghezze d'onda e radiografia. Questa lista rispetta anche l'ordine stratigrafico di approfondimento e di penetrazione nella materia del dipinto.

Infatti le radiazioni ultraviolette si fermano agli strati superficiali della vernice; gli infrarossi in falsi colori arrivano alla pellicola pittorica; la riflettografia permette di giungere sino all'eventuale disegno preparatorio mentre la radiografia oltrepassa tutti gli strati compresa la tela di supporto.

Questo nuovo studio, più approfondito e con tecniche analitiche più moderne rispetto a quello che si era potuto fare nell'ultimo intervento di restauro, ha permesso di svelare particolari e soluzioni prospettiche difficilmente individuabili ad occhio nudo."