I sarcofagi dei sacerdoti di Amon
Mostra e restauro a vista

La mostra dal titolo “I sarcofagi dei sacerdoti di Amon”, organizzata dal Rijksmuseum van Oudheden di Leida, il Vatican Coffin Project e il Musée du Louvre di Parigi, si è tenuta nel Rijksmuseum van Oudheden di Leida dal 20 aprile al 15 settembre 2013. Tre millenni di anni fa i sacerdoti e le sacerdotesse più potenti dell’antico Egitto furono sepolti in splendidi sarcofagi dipinti, rinvenuti tutti in un “nascondiglio”. La mostra racconta la storia di questi individui e la sensazionale scoperta del loro luogo di sepoltura avvenuta più di 120 anni fa. Una particolare attenzione è dedicata al restauro in fieri di alcuni di questi sarcofagi, grazie a una collaborazione del Museo di Leida con i Musei Vaticani e il Musée del Louvre di Parigi. Ogni settimana i visitatori troveranno restauratori al lavoro nel museo, pronti anche a rispondere ai loro interrogativi.

La mostra è dedicata ai sacerdoti e sacerdotesse di Amon di Tebe che ebbero un grande potere dal 1069 al 945 a.C. Fu quello un periodo di instabilità politica, lotte di potere e disordini sociali. Le tombe monumentali non erano più sicure dai saccheggi. Per prevenire il furto dei corredi funerari del clero defunto, i sacerdoti di Amon li seppellirono nelle gallerie sotterranee sigillate di Bab el-Gasus (“La porta dei sacerdoti”). Non era quello neanche il periodo in cui c’erano più tempo e denaro per decorare le pareti delle tombe. Nonostante dunque la semplicità delle sepolture, i sarcofagi lignei furono invece dipinti con decorazioni splendide e molto colorate, così da garantire comunque al defunto i simboli e le formule di cui avrebbe avuto bisogno nell’Aldilà.
Nel 1891 due egittologi francesi trovarono 153 set di sarcofagi nella tomba di Bab el-Gasus. Le autorità egiziane donarono alcuni di questi sarcofagi a diciassette paesi, tra cui l’Olanda, il Vaticano e la Francia. Molti di questi sarcofagi sono in cattivo stato di conservazione, con distacchi della pellicola pittorica e cadute di colore. Grazie al progetto internazionale Vatican Coffin Project, i Musei Vaticani, il Rijksmuseum van Oudheden di Leida e il Musée du Louvre di Parigi hanno unito le forze e condiviso la loro esperienza per lo studio e il restauro dei sarcofagi di Bab el-Gasus.

I ricercatori coinvolti stano analizzando ogni strato pittorico per ricostruire i colori originali, studiando gli interventi di restauro precedenti ed esaminando i pigmenti e la tecnica pittorica, al fine di identificare gli stili dei diversi artisti coinvolti e le loro officine.

La mostra offre un’introduzione a questi sacerdoti di Amon, la loro vita e morte, i loro rituali funerari, e la storia dei loro corredi dispersi in musei di numerosi paesi.
La mostra si focalizza anche sulla conservazione e il restauro in fieri che sta dando nuove informazioni sulla storia dei sarcofagi. I visitatori potranno vedere i diversi momenti del restauro, godere di filmati e fotografie, nonché vedere i restauratori al lavoro al centro della sala espositiva.

Il Rijksmusem van Oudheden di Leida partecipa al Vatican Coffin Project grazie al finanziamento annuale del BankGiro Loterij.