Il Vatican Coffin Project (VCP) è un progetto internazionale, avviato nel 2008 dal Reparto Antichità Egizie dei Musei Vaticani, diretto da Alessia Amenta, in collaborazione con il Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione e il Restauro dei Musei Vaticani, diretto da Ulderico Santamaria, per lo studio dei sarcofagi lignei policromi del Terzo Periodo Intermedio, con l’intenzione di estendere la ricerca anche ad altri periodi.

Partecipano al progetto le seguenti istituzioni/individui:

  • Rijksmuseum van Oudheden di Leiden
  • Musée du Louvre di Parigi
  • Museo Egizio di Torino
  • Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France - C2RMF di Parigi
  • Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale di Torino
  • Xylodata di Parigi
  • Kathlyn M. Cooney (UCLA University, Los Angeles) collabora al progetto per lo studio del riutilizzo dei sarcofagi della XXI dinastia

Il primo obbiettivo del VCP è lo studio della tecnica costruttiva e pittorica dei sarcofagi, il secondo obbiettivo è quello dell’identificazione di eventuali “atelier”.

Il VCP è strutturato in 3 sezioni:

  • Egittologia
  • Restauro e conservazione
  • Analisi scientifiche

Il protocollo delle indagini scientifiche è stato elaborato del Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione e il Restauro dei Musei Vaticani. Il protocollo è in continuo aggiornamento.

Lo studio dei sarcofagi con la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) è stato avviato grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Bioimmagini e Ricerca Radiologica dell’Università di Messina.
La TAC si rivela uno strumento importante per lo studio della tecnica costruttiva dei sarcofagi, per la comprensione dell’economia delle botteghe e del riutilizzo di manufatti lignei nell’antico Egitto, e inoltra per un futuro studio della tecnica pittorica (oggi ancora embrionale).