Didascalia di una statua di Bacco di proprietà di un console

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Didascalia di una statua di Bacco di proprietà di un console
Didascalia di una statua di Bacco di proprietà di un console
Sezione IX. Governo ed esercito: altre iscrizioni

Non meraviglia la presenza di statue di divinità, oggetto di culto privato, in case di membri della classe dirigente romana, come fu Gallus, console ordinario non bene identificato (forse il Severus Gallus dell’anno 298), il quale possedeva probabilmente la replica di un originale realizzato dallo scultore greco Euphranor (o a lui attribuito), vissuto nel IV secolo a.C.. La coppia di versi poetici (esametro e pentametro) incisi sulla lastra, che corredavano l’opera d’arte e che forse furono scritti dallo stesso Gallus, dicono: “Euphranor aveva scolpito (questo) Bacco, al quale Gallus, iscritto nell’albo dei consoli, rende onore con versi poetici, incenso, sacrifici”. L’iscrizione è graficamente e ortograficamente (Eufranor) scadente.