Lastra con epitaffio di un bambino sepolto dal nonno
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Lastra con epitaffio di un bambino sepolto dal nonno
Il committente dell’iscrizione, Lucius Iulius Gamus, seppellisce il proprio nipotino Lucius Iulius Marcellus, di poco più di cinque anni e forse orfano, aggiungendo, dopo il nome e l’età, una precisazione poco frequente: “il corpo incorrotto è stato deposto nel sarcofago”, che si ripete quasi identica (la parola sarcophago è sottintesa) sull’ara con l’epitaffio del figlio ventiseienne Epigonus (non appartiene alla Raccolta Epigrafica dei Musei Vaticani). Queste precisazioni caratterizzano il sepolcro di una famiglia che non praticava la cremazione e conservava le salme in sarcofagi distinti dai supporti che accoglievano le iscrizioni identificative dei singoli defunti.