Stele di Hatshepsut e Thutmosi III

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Stele di Hatshepsut e Thutmosi III
Stele di Hatshepsut e Thutmosi III
Sala I. Reperti epigrafici

La stele, in pietra arenaria, fu fatta erigere dalla regina Hatshepsut per commemorare un’opera di miglioria e restauro eseguita a Tebe Ovest. La scena rappresenta la regina, con la corona azzurra, nell’atto di offrire due vasi globulari al dio Amon-Ra. La accompagna il nipote e futuro faraone Thutmosi III, che indossa la corona bianca dell’Alto Egitto.
Figlia di Thutmosi I e moglie di Thutmosi II, Hatshepsut, assunse alla morte del marito la coreggenza in nome del giovanissimo nipote-figliastro Thutmosi III, figlio di Thutmosi II e di una principessa secondaria. Dopo qualche anno la regina rivendicò i titoli e gli attributi regali, proclamandosi faraone e governando autonomamente per ventidue anni. Verosimilmente, alla morte della regina, Thutmosi III riprese il trono condannando la zia-matrigna a una damnatio memoriae inesorabile, ordinando di scalpellare il suo nome e la sua figura da ogni monumento che la rappresentasse come faraone.
La stele, giunta in Vaticano nel 1819, è datata al periodo della loro “coreggenza”.