Statua della regina Tuia
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Statua della regina Tuia
L’opera, scolpita durante la XVIII dinastia con le sembianze della regina Teie, moglie di Amenhotep III, fu “usurpata” e riutilizzata durante la XIX dinastia da Ramesse II che la dedicò alla madre Tuia. Questa regina, che ebbe un importante ruolo politico a corte, ricevette dopo la sua morte un culto funerario associato a quello del figlio nel cosiddetto Ramesseo, il tempio funerario di Ramesse situato a Tebe Ovest, laddove sarebbe stata eretta in origine questa statua.
Sul lato sinistro del pilastro dorsale è raffigurata la principessa Henutmira, che la breve iscrizione qualifica come “figlia reale” e “moglie reale”. Ritenuta in passato una delle figlie di Ramesse II, Henutmira è oggi identificata come una delle sorelle del faraone, forse figlia dello stesso padre Sethi I.
La statua sarebbe stata portata a Roma nei “Giardini di Sallustio” dall’imperatore Caligola, insieme alle statue di Tolomeo II, Arsinoe II e Drusilla-Arsinoe.
Rinvenuta nel 1714 nei giardini di Vigna Verospi, entrò in Vaticano con la fondazione del nuovo Museo Egizio nel 1839.