Testa del faraone Mentuhotep II

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Testa del faraone Mentuhotep II
Testa del faraone Mentuhotep II
Sala V. Statuario

Questa testa era parte di una statua, realizzata in pietra arenaria, del faraone Mentuhotep II, l’unificatore dell’Egitto alla fine del cosiddetto Primo Periodo Intermedio, alla fine del III millennio a.C., e il cui nome è iscritto sul pilastro di sostegno posteriore. Il volto è dipinto di rosso scuro per rendere l’idea del colore delle pelle di una figura di sesso maschile, secondo una convenzione caratteristica dell’arte figurativa egizia. Questa scultura rappresenta uno straordinario esempio di ritratto monumentale reale egiziano e dovrebbe provenire dal suo tempio funerario di Deir el-Bahari a Tebe Ovest.
Da alcune liste faraoniche considerato illegittimo, Mentuhotep II promosse la costruzione di numerose opere architettoniche, tra cui templi e cappelle, in particolare nell’Alto Egitto. Mentuhotep, come gli altri sovrani della sua dinastia, governò in effetti il paese dalla città di Tebe, a differenza dei faraoni della XII dinastia che scelsero come capitale del regno Lisht, situata nel Basso Egitto. Mentuhotep II ebbe al suo servizio come visir proprio il fondatore della XII dinastia, Amenemhat.