Sala XIII. Collezione Bonifacio Falcioni

Il fregio è parte della decorazione del tempo di Giulio III (1550-55), eseguita da Daniele da Volterra e allievi.
In questa piccola sala è presentato il nucleo principale della collezione archeologica costituita, nella seconda metà del XIX secolo, da Bonifacio Falcioni di Viterbo e acquistata per i Musei Vaticani da Leone XIII (1878-1903) nel maggio del 1898.
Il contenuto delle vetrine è un tipico spaccato di una collezione privata ottocentesca, dove erano raccolti, senza particolari criteri di ordinamento o di selezione, reperti archeologici eterogenei per natura, cronologia e provenienza: vi ritroviamo vasi d'impasto di età Protovillanoviana e della prima età del Ferro, insieme a buccheri, ceramica dipinta attica ed etrusca, bronzi (vasi, statuette votive, oggetti legati all’abbigliamento, alla vita quotidiana, all’equitazione) e, soprattutto, oreficerie di varie epoche che costituiscono l’elemento di maggior pregio della collezione.