Lastra frammentaria di pluteo

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Lastra frammentaria di pluteo
Lastra frammentaria di pluteo
Natività-Epifania

La grande lastra in marmo bianco, ritagliata su tre lati e decorata a bassorilievo, faceva probabilmente parte di una recinzione liturgica, un sistema cioè di delimitazione degli spazi utilizzato all’interno delle chiese per separare le zone di pertinenza delle diverse categorie di fedeli e, principalmente, le aree riservate al clero. Lo stile disegnativo e l’attenzione agli aspetti decorativi, lontani dal naturalismo dell’arte greco-romana, sono tipici dell’età carolingia (VIII-IX sec.): si riconoscono, parzialmente conservate, due croci inquadrate da archi, affiancate in basso da animali feroci e circondate da volatili in movimento. Non si conosce l’edificio cui il pluteo era destinato: infatti, come mostrano anche le rilavorazioni della lastra che reca sul retro lo stemma di papa Niccolò V (1447-1455), essa fu riutilizzata nella pavimentazione della Stanza della Segnatura, da dove giunse al Museo Pio Cristiano dopo essere stata rimossa nel 1909.