Dalle Alpi alle piramidi
Dalle Alpi alle piramidi

Dalle Alpi alle piramidi

Analisi e tecniche applicate allo studio e alla conservazione delle mummie umane

Giovedì 17 gennaio 2013, ore 16.00
Sala Conferenze, Musei Vaticani

Sarà "Ötzi", la mummia di oltre 5300 anni, la protagonista de Il Giovedì dei Musei in programma il 17 gennaio 2013 alle ore 16.00 presso la Sala Conferenze dei Musei Vaticani. L'incontro, dal titolo "Dalle Alpi alle piramidi. Analisi e tecniche applicate allo studio e alla conservazione delle mummie umane", promosso dal Reparto Antichità Egizie e del Vicino Oriente dei Musei Vaticani, sarà introdotto da Alessia Amenta e vedrà l'intervento dei relatori Albert Zink e Marco Samadelli.

Anticipiamo un estratto dell'intervento:

"Lo studio scientifico di reperti umani mummificati può fornire eccezionali informazioni al fine di ottenere un quadro attendibile sulle condizioni di vita e le origini dei nostri antenati e più in generale di antiche civiltà. 

Una vasta gamma di avanzate tecnologie derivanti dalla ricerca più prettamente medico-scientifica, viene oggi adoperata anche nell'analisi di reperti umani mummificati. Attraverso l'uso di tecnologie molecolari quali l'analisi del DNA, investigazioni radiologiche (raggi x, tomografie assiali), analisi fisico-chimiche analitiche nonché degli isotopi, si possono rivelare importanti aspetti che riguardano le relazioni parentali, lo stato di salute, l'alimentazione fino alle possibili cause di morte degli individui mummificati oggetto di studio.

Altro aspetto cruciale nella ricerca sulle mummie riguarda la conservazione delle stesse: sia che ciò avvenga in collezioni museali, dunque in esposizioni aperte al pubblico, che in magazzini o archivi. La ricreazione delle condizioni climatiche naturali, che ne hanno consentito il processo di mummificazione, rappresenta la vera sfida della moderna ricerca scientifica. 

In questa sede siamo a presentare una sintesi dei risultati ottenuti dallo studio effettuato sull'"Uomo Venuto dal Ghiaccio (the Iceman)", ovvero sulla mummia di oltre 5300 anni, soprannominata "Ötzi". Anche in tal caso l'uso di tecnologie all'avanguardia ci ha permesso di scoprire importanti dettagli sulla sua vita, sui problemi di salute che lo hanno afflitto, sul suo modo di nutrirsi, fino alla dinamica della sua morte violenta.

Siamo inoltre a riportare quanto ottenuto dallo studio delle mummie egizie conservate presso i Musei Vaticani, analizzate con simile approccio scientifico nell'ambito del "Vatican Mummy Project". 

In conclusione, siamo qui a presentare un innovativo sistema di conservazione ad elevato livello di efficienza, risultato di un esauriente ed approfondito studio condotto sulla conservazione dell'"Uomo venuto dal Ghiaccio", nonché sullo studio teorico analitico dei parametri fisici e chimici ideali per la corretta conservazione di reperti umani mummificati.