Michelangelo
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Michelangelo

Agli Uffizi, dentro e fuori

Giovedì 19 febbraio 2015, ore 16.00
Sala Conferenze, Musei Vaticani

In occasione dei 450 anni dalla morte del genio rinascimentale Michelangelo Buonarroti, i direttori di due grandi istituzioni museali, Antonio Paolucci per i Musei Vaticani e Antonio Natali per la Galleria degli Uffizi, saranno gli autorevoli protagonisti - giovedì 19 febbraio alle ore 16.00 nella cornice de Il Giovedì dei Musei - della presentazione del nuovo libro a firma del professor Natali "Michelangelo agli Uffizi, dentro e fuori".
Il volume, pubblicato da Maschietto Editore, e disponibile anche nella versione inglese, inaugura la nuova collana di studi "Iconologia", diretta da Antonio Natali, che si prefigge di gettare nuova luce sulle opere del passato e in particolare di analizzare il rapporto tra esiti visivi e fonti testuali. 

Anticipiamo un estratto della sinossi ufficiale de "Michelangelo agli Uffizi, dentro e fuori":

In occasione dei 450 anni dalla morte di Michelangelo, Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, presenta un percorso iconologico teso a offrire una nuova lettura di due tra le più celebri opere del grande artista, entrambe collegate al Museo fiorentino: la Sacra Famiglia, nota come Tondo Doni, uno dei più importanti dipinti conservati agli Uffizi, e il David, posto originariamente tra la piazza della Signoria e il piazzale degli Uffizi, dove tutt'ora è presente in copia. 

Attraverso saggi scritti nell'arco di più di vent'anni, Natali propone un approccio che vede i due capolavori come "testi poetici" composti con il linguaggio visivo e plastico, sottraendoli così alla sorte di opere-feticcio a cui sono stati consegnati da un'accezione turistica dell'arte.

Di questi "testi" Natali svolge un'approfondita lettura, osservandone i particolari per rintracciare le fonti iconografiche e testuali, arrivando a motivare gli esiti formali, poetici e ideologici delle opere sulla base di precise e documentate determinazioni dell'artista. In particolare, la lettura iconologica del Tondo Doni porta alla probabile identificazione dei modelli antichi impiegati per le pose delle figure e a formulare un'ipotesi più precisa di datazione dell'opera. Per quello che riguarda il David, l'attento raffronto con i passaggi biblici dedicati al personaggio sollecita un'interpretazione più complessa e fondata delle fattezze "gigantesche" assegnate al giovane ebreo. 

Le opere di Michelangelo trattate, insieme ad altre di confronto, sono documentate nel volume grazie agli scatti originali di Antonio Quattrone, raffinato fotografo già collaboratore della Soprintendenza fiorentina e degli Uffizi.