Tempo divino
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I sarcofagi di Bethesda e l’avvento del Salvatore nel Mediterraneo antico

7 dicembre 2019 - 27 marzo 2021
Museo Pio Cristiano, Musei Vaticani

Dopo quello di Milano, Napoli, Caltagirone e Santo Domingo, è il Museo Diocesano di Ischia ad entrare in dialogo con i Musei Vaticani intorno al nuovo progetto espositivo che dal 7 dicembre, negli spazi del Museo Pio Cristiano, avrà come protagonisti i sarcofagi di Bethesda.

Si tratta di una particolare tipologia di sarcofagi diffusa alla fine del IV secolo lungo le sponde del Mar Mediterraneo, con attestazioni – dopo Roma – nelle città della Gallia, della Spagna, delle coste d’Africa e, in Italia, proprio ad Ischia. A riprova del ruolo che da sempre il Mare nostrum ha avuto nella storia quale luogo di scambi culturali, di conoscenze e, successivamente, quale teatro della diffusione del Vangelo e della produzione di manifestazioni artistiche di ispirazione cristiana.
Ad unire il museo ischitano e quello del Papa non sono solo quindi la medesima missione e affinità di intenti, ma anche la fortunata circostanza di custodire entrambi due opere sorelle: due rarissime testimonianze dell’arte dei primi secoli cristiani, due sarcofagi ornati di scene in rilievo che hanno come centro la raffigurazione di Gesù che guarisce il paralitico alla piscina di Bethesda. Essi vengono messi per la prima volta a confronto, dopo un accurato restauro, in un’esposizione congiunta che è altresì l’occasione per studiare meglio i pochi esemplari esistenti di questa tipologia artistica e per ragionare sulla loro diffusione nel mondo cristiano antico, oltre che meditare sui contenuti più profondi che essi trasmettono anche a noi contemporanei.

Aperta al pubblico fino al 27 marzo 2021, l’esposizione sarà poi riallestita nell’isola flegrea, dove, grazie alla particolare disponibilità e collaborazione del vescovo Mons. Lagnese, sarà possibile “restituire – sottolinea il Direttore Barbara Jatta – questo dialogo ai tanti che lì vorranno ammirare un importante tassello della nostra storia comune”.
La mostra è curata da Umberto Utro e da Alessandro Vella, responsabili del Reparto Antichità Cristiane dei Musei Vaticani, in collaborazione con don Emanuel Monte, Direttore del Museo Diocesano di Ischia.
Umberto Utro è altresì autore del catalogo della mostra, edito congiuntamente da Edizioni Musei Vaticani e Libreria Editrice Vaticana.