Le attività del Reparto di Antichità Greche e Romane sono concentrate prevalentemente verso lo studio e la conservazione delle opere e dei siti archeologici di pertinenza.

L’impegno maggiore consiste nella direzione scientifica dei restauri e degli allestimenti museali. Questi compiti prevedono lo studio della documentazione storica e bibliografica, necessaria e preliminare alla ricerca scientifica. Allo stesso modo risulta imprescindibile il lavoro di aggiornamento, sia rivolto agli studi, sia alla didattica, sia alle nuove tecnologie che possano permettere il rinnovamento e la valorizzazione dei settori espositivi, non di rado con nuovi allestimenti e nuovi impianti. A queste attività si affianca la doverosa divulgazione scientifica dei risultati raggiunti nei vari ambiti di ricerca, con la partecipazione a seminari e a convegni e attraverso l’organizzazione di conferenze e giornate di studio presso i Musei Vaticani. Altrettanto importante è anche l’organizzazione di mostre e la realizzazione di nuovi apparati didattici, che possano dialogare con un pubblico dalle esigenze più diverse.

La natura delle collezioni scultoree - che per qualità e quantità si configurano tra le più rilevanti per le antichità classiche - comporta frequenti rapporti con la comunità scientifica. Una delle attività prevalenti è infatti la raccolta e l’elaborazione di dati utili a completare le ricerche di altri studiosi; nell’ambito di questo libero e sfaccettato dialogo si sviluppano spesso inediti spunti di ricerca. Tuttora con alcuni istituti culturali si mantiene la tradizione di studi condivisi, concretizzata anche nella produzione di serie editoriali con il coinvolgimento di autorevoli esperti in specifici settori della materia.

Nell’ordinaria attività la cura delle collezioni si esplica, attraverso lo studio e la catalogazione, nell’aggiornamento dei dossier sulle opere, che confluisce dapprima nella scheda inventariale e quindi nel catalogo on line. Nelle aree archeologiche è invece necessario il costante controllo delle strutture e dei reperti, programmandone la manutenzione e i restauri, anche al fine di valorizzare i percorsi di visita.