Manifattura bizantina, Reliquiario del capo di Santa Prassede
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Manifattura bizantina, Reliquiario del capo di Santa Prassede
Il reliquiario, connesso dalle fonti al cranio di Santa Prassede, ha l’aspetto di una cassetta in argento dorato di forma quadrangolare, interessata sulle fronti e ai lati da lavorazioni sbalzate a rilievo, rivestita sul coperchio di smalti cloisonnés. Fu ridotto nella forma attuale nel pontificato di Niccolò III (1277-1280), di cui conserva il sigillo. Sulle facce principali, due coppie di Santi a figura intera si distaccano in aggetto dalla superficie del fondo; sulla sommità del coperchio, dodici placchette di forma circolare, corrispondenti con tutta probabilità alla serie dei Dodici Apostoli (ne sopravvivono oggi soltanto tre), si disponevano in origine intorno a una lastra rettangolare, con il Cristo in trono tra la Vergine e San Giovanni, secondo lo schema bizantino della “Dèesis”. Se la pronunciata fluidità dei rilievi e il loro modulo allungato rimandano ai caratteri degli avori della fine del X - inizi dell’XI secolo, la straordinaria gamma cromatica dispiegata nelle figurazioni scopre sorprendenti affinità con coevi prodotti di oreficeria georgiana, permettendo di indirizzare verso questa particolare area stilistica l’origine geografica degli smalti.