Sala 10. Angelo Biancini

La sala è interamente dedicata allo scultore Angelo Biancini, nato a Castel Bolognese nel 1911 e formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove studia scultura con Libero Andreotti. Risale ai primi anni ’30 l’avvio della sua attività, improntata alla sperimentazione delle potenzialità specifiche dei più diversi materiali: pietra, bronzo e ceramica, quest’ultima destinata a diventare presto la sua tecnica favorita. A partire dal 1942 inizia a lavorare presso l’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza, dove assumerà la cattedra di Plastica.
Dagli anni ’50 l’iconografia religiosa diventa oggetto di un interesse crescente; mentre alla fine degli anni ’60 inizia a consolidarsi un rapporto di vicinanza umana con papa Montini, che è all’origine di diversi lavori e committenze. La sala presenta una selezione di preziose ceramiche di soggetto sacro, tra cui spiccano lo storico incontro tra Paolo VI e Athenagora e le Storie di S. Paolo, sintetizzate in dodici formelle con un linguaggio incisivo ed essenziale.