Achille Perilli, Le désir d'illumination

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Achille Perilli, Le désir d'illumination
Achille Perilli, Le désir d'illumination
Sala 33. Astrazione anni ‘40 - ‘70

Le désir d’illumination appartiene alla serie dei “bianchi”: sei tele monocrome che Achille Perilli realizza ispirandosi ai Vangeli apocrifi, col desiderio di trasferire sulla superficie pittorica i segni del mistero divino. Fondatore nel 1947 di “Forma 1”, presente nel 1952 alla prima mostra del gruppo “Origine”, proprio nel 1958 l’artista romano inizia ad apportare importanti variazioni nella tecnica esecutiva delle sue opere: tratta la superficie della tela con pietra pomice, gesso o polvere di marmo e vinavil, dando così vita ai primi “graffiti”, composizioni d’impronta informale e di marcata valenza grafica, che continuerà ad eseguire fino al 1968. L’opera, appartenente a questa fase della sua sperimentazione, è rimasta nella collezione dell’artista fino al 2003, quando è entrata nelle raccolte vaticane.