Marino Marini, Cavaliere
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Marino Marini, Cavaliere
Intorno alla metà degli anni Trenta, Marino Marini suggestionato dall’aspetto “fiabesco” del Cavaliere di Bamberga, visto durante un viaggio in Germania nella cattedrale della città, comincia a creare le prime versioni della coppia cavallo-cavaliere. Il Cavaliere in legno del 1936-1937, proveniente dalla Collezione Battiato, è uno dei più emblematici avi dell’infinita serie. La possibilità di confrontarlo con i successivi Cavaliere (1953) e L’idea del cavaliere (1955), Grido (1962) e Miracolo (1971) ne sottolinea ulteriormente il grande equilibrio, mettendo in evidenza la successione di mutamenti a cui Marino sottopone il soggetto. Una metamorfosi lenta e progressiva, che dalle prime visioni armoniose e fedeli al vero giunge ad una trasfigurazione astratta della rappresentazione metaforica del rapporto uomo-natura.