Sala 36. Tano Festa e Michelangelo

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Le opere di Tano Festa esposte nella sala finale della Collezione - quasi un’introduzione all’arrivo in Cappella Sistina - appartengono alla riflessione dell’artista romano su Michelangelo. Risale al principio degli anni Sessanta l’avvio di questo intenso e fruttuoso dialogo, centrato in particolare sulla scena della Creazione di Adamo. Nel 1963 Festa esegue la prima opera-omaggio, dedicata alla memoria del fratello artista Francesco Lo Savio, prematuramente scomparso; nel 1964, anno delle celebrazioni per il IV centenario della morte di Michelangelo, espone alla XXXII Biennale di Venezia i dipinti La Creazione dell’Uomo (in bianco e nero) e La Creazione dell’Uomo (a colori). Anche l’acquisizione delle opere di Festa nelle collezioni vaticane è legata all’esposizione veneziana: presenti all’edizione 2013, in occasione della prima partecipazione della Santa Sede, i tre lavori entrano in Collezione alla chiusura della 55. Biennale, grazie alla generosa donazione del collezionista Ovidio Jacorossi.