Atto di fondazione di tomba familiare
Atto di fondazione di tomba familiare
Il fondatore della tomba cui appartiene la lastra, Publius Aelius Iobacchus, liberto dell’imperatore Adriano, fornisce dati interessanti su di essa: 1) i destinatari: se stesso, Yacinthus schiavo nato in casa (verna), i figli, i liberti, le liberte e i loro discendenti; 2) le dimensioni in piedi (pedatura): 30 (m 8.87) davanti sia all’epigrafe, sia alla facciata; 100 (m 29,57) verso la campagna; 3) rivendicazione di antiche norme consuetudinarie di diritto privato poi confluite in una legge pubblica: a) libertà di accesso alla tomba e di movimento attorno ad essa, b) uso del pozzo, del forno e della legnaia ivi predisposti per le cerimonie religiose legate al culto dei morti. Dispone poi che l’edificio resti alla famiglia e non possa essere ereditato da estranei; ciò dovrebbe garantire la continuità del culto. Conclude augurandosi che la tomba sia risparmiata da malvagie azioni dolose. La datazione si ricava dalla coppia di consoli.