Stele sepolcrale di un veterano

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Stele sepolcrale di un veterano
Stele sepolcrale di un veterano
Sezione VII. Iscrizioni in lingua greca

L’epitaffio, scritto dai figli Metródoros e Áttalos in memoria (mnéia) del padre Marcos Aurelios Makedòn, ricorda un soldato non più in servizio e congedato con onore (honèsta mìssio) da un corpo imprecisato dell’esercito romano. Dalla lingua usata (notare il vocabolo greco beteranòs traslitterato dal latino veterànus) e dai tre nomi propri che identificano il defunto, in particolare dal nome gentilizio latino Aurèlius (ereditato dai figli che omettono il proprio primo nome: praenòmen) deduciamo una sua origine dalla Grecia o da una delle province orientali. Non è certo che i figli siano da identificare con due omonimi che nell’anno 210 risultano arruolati nel corpo preposto alla sicurezza della città contro gli incendi (vigiles).