Iscrizione di lavori nel clivus Martis

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Iscrizione di lavori nel clivus Martis
Iscrizione di lavori nel clivus Martis
Sezione XI. Iscrizioni di vario contenuto: ultime acquisizioni

“Il Senato con il Popolo Romano curò che fosse ridotto in piano, a spese dello Stato, il clivo di Marte”. La lastra, appartenuta a una struttura monumentale della via Appia, ricorda un’opera di spianamento del tratto in pendio che traeva il nome dal tempio di Marte dedicato, secondo lo storico Tito Livio, durante la guerra gallica nel 388 a.C., e situato al I miglio, fuori Porta S. Sebastiano, presso il luogo di rinvenimento del manufatto. Studi recenti ipotizzano che il clivus corrisponda al tratto fra Porta Capena e il fiume Almone e che l’intervento stradale, compiuto a partire dal Sepolcro degli Scipioni, sia stato dettato dall’esigenza di risolvere problemi idro-geologici forse in funzione del ripristino augusteo dell’annuale parata a cavallo del 15 luglio. L’iscrizione è databile tra l’età di Augusto e quella di Nerone, prima del regno di Caligola se questi è il mandante dell’erasione (incompleta) del testo.