Lastra con epitaffio di un palermitano
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Lastra con epitaffio di un palermitano
Ἐνθάδε κεῖται Σύμφορος Σικε(λὸς) Πανορμίτης “Qui giace Sýmphoros, siciliano di Palermo”. Sýmphoros era una delle tante persone, originarie di siti lontani e vicini, accomunate dalla circostanza d’essere passate per Roma o di essersi trasferite e aver concluso lì la propria vita terrena, spinte da un destino che il più delle volte ci è solo dato immaginare. Molte venivano per ragioni di natura commerciale, molte altre per motivi di natura religiosa. Non conosciamo con esattezza il credo del defunto, non possedendo dati sulla provenienza della lastra e non mostrando, l’iscrizione, elementi specifici di una o di un’altra religione. La formula iniziale ἐνθάδε κεῖται “qui giace”, frequente nelle iscrizioni cristiane, apre spesso anche le iscrizioni sepolcrali di committenza giudaica (vedi nei Musei quelle del Lapidario Ebraico). Il nome del defunto, tuttavia, non attestato tra gli Ebrei di Roma, lo è fra i cristiani.