Lastra con immagine della defunta orante
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Lastra con immagine della defunta orante
L’epitaffio di Gregoria, mutilo ma in parte integrabile, è impaginato ai lati di uno schema figurato ternario: al centro la defunta nell’atteggiamento dell’orante, ossia con le “mani levate”, rappresentazione di un atto di preghiera o della condizione beata raggiunta in paradiso; ha il capo velato e indossa la dalmatica, un’ampia tunica originaria della Dalmazia e diffusasi in tutto l’Impero romano, molto raffigurata nelle immagini delle oranti nelle pitture catacombali (resti di questo tipo di veste furono trovati in tombe egizie di IV e V secolo d.C.); ai lati due elementi simili a ruote, in realtà cerchi contenenti il monogramma cristologico ΧΡ (lettere greche iniziali di Χριστός “Cristo”), oggi in parte eraso. A Gregoria, morta a 5 anni o forse più, è il padre che pose la dedica, chiusa dalla consueta formula in pace, allusiva alla quiete del sepolcro o forse alla pace nell’aldilà.