Lastra con testo in latino misto a lettere greche

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Lastra con testo in latino misto a lettere greche
Lastra con testo in latino misto a lettere greche
Sezione XVI. Iscrizioni dei cristiani, II

L’epitaffio di un bambino di 10 anni sepolto dalla madre Irene e definito filiolus “figlioletto” è inciso su cipollino (così chiamato per l’aspetto simile agli strati di una cipolla), un marmo greco, pregiato, il cui impiego non è indizio di ricchezza, ma di povertà: testimonia quel fenomeno di reimpiego di materiali, ricavati dall’abbandono o crollo di edifici privati e pubblici, accentuatosi in età tardo-antica per la crisi economica. La presenza di lettere dell’alfabeto greco all’interno di parole latine – φiliolus (filiolus), posουet (posuit), biξit (per vixit) – o di parole solo parzialmente traslitterate dal greco – Irηnη (Irene) – riflettono, inoltre, l’aspetto multilingue della società antica e, in particolare, degli strati sociali meno colti della comunità giudaico-cristiana di Roma che parla e scrive in greco e latino (sporadico l’ebraico), sino al definitivo prevalere del latino nel IV secolo.