Lastra con epitaffio dedicato a un papas

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Lastra con epitaffio dedicato a un papas
Lastra con epitaffio dedicato a un papas
Sezione XVII. Iscrizioni dei cristiani con data consolare

L’anonimo curatore del sepolcro volle, per il suo nutritor “nutritore, educatore”, un componimento raffinato, con le prime 3 righe in esametri, che attingono al poeta Virgilio (Eneide, VI, 83) per indicare la morte e la sepoltura come meritata fine dopo i grandi pericoli della vita (r. 2) e impiegano espressioni eleganti per indicare il possesso della tomba quale perpetua sedes “sede perpetua” (r. 1) e la tomba stessa (r. 3) come luogo di requies “quiete” raggiunta con gioia visto il peso degli anni (cogentibus annis). In prosa sono le altre 3 righe, che contengono: la formula segnaletica hic positus “qui è sepolto”, l’età (70 anni), la data di morte/sepoltura (datazione consolare con giorno e mese). Qui è rivelato, infine, il nome del defunto, Anthemio, e ribadito il suo ruolo di “pedagogo” con il vocabolo papas, che alcuni eruditi del XVIII secolo intesero erroneamente come papa attribuendolo a un pontefice.