Fiasca circolare

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Fiasca circolare “del pellegrino”
Fiasca circolare “del pellegrino”
Sala I. Protostoria etrusca e laziale

Il corpo, provvisto di bocchello e di un’ansa mobile con le estremità a testa d’uccello schematica, è decorato a sbalzo in stile geometrico con diversi motivi: borchiette, borchie costolate, cavalli isolati, doppio zig-zag. Questo vaso di origine levantina è diffuso prevalentemente in Etruria centro-meridionale, nel periodo compreso tra il Villanoviano evoluto e l’Orientalizzante antico. Gli elementi decorativi riconducono la fiasca ad officine di Veio e di Vulci. La caratteristica decorazione astratta a borchiette, di tradizione centro-europea, qui si fonde con un repertorio figurativo stilizzato di sapore geometrico, come il cavallino, insieme a citazioni di motivi già largamente diffusi nella protostoria, come il simbolo solare (borchie con costolature concentriche) e la barca solare (coppia di terminazioni ornitomorfe dell’ansa).
Sin dalla scoperta all’interno della fiasca era stata notata la presenza di una sostanza resinosa e profumata, che sottoposta ad analisi è risultata composta da una resina di origine vegetale (pece di pino).