Vasellame in argento
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Vasellame in argento
La bottega che ha realizzato su commissione questo prezioso servizio, assortito in funzione del rituale funerario, doveva essere formata da toreuti di origine orientale, che in qualche modo si trovavano ad operare in un contesto “multiculturale”, quale era Cerveteri in quegli anni. L’ oinochòe (1) è legata al commercio e all’artigianato fenicio; di questo sono caratteri distintivi la forma, l’uso della doratura e il motivo del Paradise flower sulla placca dell’ansa. La coppa emisferica (5) e la patera baccellata (6) derivano da vasi cerimoniali in uso presso le corti orientali. Lo skýphos (3) riprende invece un tipo della ceramica corinzia tardo-geometrica, collegato ai movimenti dei Greci verso occidente. L’anforetta a doppia spirale (2) e la tazza (4) ripropongono in materiale prezioso forme “locali”. Su alcuni di essi è apposta l’iscrizione etrusca larthia o mi larthia, “io sono di Larth”, secondo l’uso arcaico dell’oggetto “parlante”. Le iscrizioni, cesellate dallo stesso artigiano, pongono in diretto rapporto la produzione e la committenza nel contesto locale.