Kýlix laconica con Prometeo e Atlante

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Kýlix laconica con Prometeo e Atlante
Kýlix laconica con Prometeo e Atlante
Sala XVIII. Collezione dei Vasi

Tra le produzioni di ceramica greca figurata che raggiunsero l’Etruria attraverso il commercio, si distingue la ceramica laconica, qui documentata da una famosa kýlix (coppa) fabbricata a Sparta poco prima della metà del VI secolo a.C. e attribuita al Pittore di Arkesilas.
Su di essa si può ammirare una delle prime raffigurazioni del mito di Atlante che ci siano pervenute, forse ispirata direttamente alla Teogonia di Esiodo. Atlante, barbato, piega le ginocchia sotto il peso della volta celeste punteggiata di stelle che deve sostenere, essendo stato condannato da Zeus a tenere separato il cielo dalla terra. Al suo castigo si associa quello di un secondo Titano, suo fratello Prometeo, colpevole di aver donato il fuoco agli uomini, e perciò legato a un palo e sottoposto a un supplizio perpetuo: un’aquila gli rode il fegato che ogni notte ricresce per essere di nuovo mangiato. Il piano lineare su cui insistono i due titani, che forse simboleggia la Terra, poggia su una imponente colonna dorica dalla quale si dipartono due boccioli di loto. Il serpente sulla sinistra potrebbe costituire un riferimento alla sfera sotterranea e infera.