Oinochòe corinzia del Pittore del Vaticano 73

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Oinochòe corinzia del Pittore del Vaticano 73
Oinochòe corinzia del Pittore del Vaticano 73
Sala XVIII. Collezione dei Vasi

Il fregio a soggetto animalistico si articola su due registri separati; tra le figure si alternano fiori a cerchi di punti. Sul registro superiore: egagro (capra selvatica asiatica) e leone, toro e cicogna affrontati; un uccello in volo tra due sfingi affrontate e due pantere; egagro e leone, cinghiale e pantera affrontati. Sul registro inferiore: daino e pantera, egagro e pantera affrontati; toro tra due leoni, ariete cozzante affrontato a pantera e ariete cozzante affrontato a leonessa. La spalla è decorata da una cornice di linguette in nero, rosso e bianco e da una fitta serie di squame nere e rosse; in corrispondenza dell’ansa è una metopa, riempita da fiori e con figura isolata di uccello.
Il vaso è stato attribuito dal Payne al Pittore del Vaticano 73, denominazione convenzionale di un ceramografo corinzio che opera nel periodo di transizione tra lo stile Protocorinzio e il Corinzio, che prende il nome proprio da un’olpe del Vaticano.