Oinochòe corinzia del Pittore di Achradina

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Oinochòe corinzia del Pittore di Achradina
Oinochòe corinzia del Pittore di Achradina
Sala XVIII. Collezione dei Vasi

È decorata con fregi animali disposti su quattro ordini, a partire dall’alto: 1) gufo tra due leoni, trampoliere e toro affrontati, toro e gufo; 2) pantera e toro affrontati, uccello rapace in volo tra due sfingi e due pantere, sfinge, leone retrospiciente e toro affrontati; 3) leone e toro affrontati, stambecco tra un leone e una pantera, toro e leone, pantera e cinghiale affrontati; 4) lepre corrente inseguita da sei cani. Sul fondo sono disposte come riempitivo rosette formate da cerchio di punti.
Il Pittore di Achradina, il maestro di Corinto che ha dipinto questo vaso nello stile “Transizionale”, prende il nome dalla località di Siracusa in cui è stata rinvenuta una delle quattro oinochòai che gli sono state attribuite. Il repertorio rientra nei canoni dello stile orientalizzante con i caratteristici fregi di animali, con retaggi dello stile Protocorinzio per le rosette e la scena di caccia alla lepre, e anticipazioni del Corinzio Antico per la forma allungata e massiccia degli animali.