Hydrìa etrusca del Pittore della Biga Vaticana
Hydrìa etrusca del Pittore della Biga Vaticana
La particolare unicità della scena qui rappresentata è data dal giovane pittore, nudo e di spalle, intento a decorare una tomba a forma di edicola. Gli aspetti “realistici” della rappresentazione forniscono dettagli sulla natura dell’intervento pittorico, inteso a qualificare o integrare quanto tralasciato dalla parte scultorea. Mentre appaiono già realizzati la fascia con palmette e fiori di loto e la serie di dentelli, il pittore appare intento a completare il kymàtion ionico, peraltro simile a quello riproposto nella decorazione accessoria del vaso. Lo stesso monumento raffigurato trova riscontro nella realtà in cippi e strutture circolari caratteristici dell’area di Vulci.
Nonostante gli accenni realistici, la scena appare traslata in un contesto ultramondano, come sottolineato dalla nudità del pittore e dal sopraggiungere di una divinità barbata su una biga, possibile rappresentazione di Hades, etrusco Aita.
Il Pittore della Biga Vaticana (The Painter of the Vatican Biga), uno dei primi maestri delle figure rosse in Etruria, è un abile disegnatore capace di efficaci scorci e dalle suggestive ambientazioni, ancora legato per tecnica e iconografia al repertorio della ceramografia attica.