Cratere apulo del Pittore dell’Iliupersis

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Cratere apulo del Pittore dell’Iliupersis
Cratere apulo del Pittore dell’Iliupersis
Cratere apulo del Pittore dell’Iliupersis
Cratere apulo del Pittore dell’Iliupersis
Sala XXII. Emiciclo Superiore. Collezione dei Vasi. Ceramica italiota

La storia collezionistica di questo cratere inizia nella seconda metà del XVII secolo, quando lo troviamo nella raccolta tematica di vasi antichi figurati, allestita in Napoli dal celebre avvocato ed erudito partenopeo Giuseppe Valletta (1636-1714). Una parte della collezione Valletta venne poi acquistata dal cardinale Filippo Antonio Gualtieri (1660-1728) e questa a sua volta da papa Clemente XII nel 1730.
Pubblicato già nel primo Settecento da Montfaucon, presenta sulla faccia principale una scena da tragedia variamente interpretata (Edipo a Colono di Sofocle, Supplici di Euripide): presso un altare, ambientato da un’alta palma da datteri, è seduto un vecchio canuto con pugnale o spada nel fodero affiancato da una donna e affrontato a un uomo stante con scettro; a sin. è un giovane armato, sovrastato da una donna seduta; sul registro superiore, al di sopra dell’altare è Afrodite con piccolo Eros, mentre di lato emerge una Furia con face. Sul lato secondario è raffigurata una scena dionisiaca: Dioniso con satiro, Eros in volo e due menadi ai lati.
È attribuito al Pittore dell’Iliupersis, ceramografo apulo tra i pionieri del cosiddetto stile ornato.