Olletta in bucchero inciso con iscrizione

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Olletta in bucchero inciso con iscrizione
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Olletta in bucchero inciso con iscrizione
Sale IX e X. Raccolta Guglielmi

La decorazione si dispone su tre registri figurati in cui si alternano soggetti narrativi (guerriero barbato con lancia e scudo, due danzatori o acrobati nudi,  uomo barbato con braccia alzate e indietreggiante di fronte a un cavallo) e figure animali variamente disposte (pantera, cavallo,  cinghiale, leoni, sfingi, grifi, pesci, uccelli rapaci in volo. Le anse terminano con testa di cavallo (?).
Riprende forme della ceramica corinzia, prodotte localmente in Etruria sia in impasto sia in bucchero. Anche la decorazione riecheggia il repertorio pittorico della ceramica corinzia antica, con persistenze della corrente stilistica etrusco-fenicizzante nel caso delle figure di leone.
L’iscrizione etrusca mi ramuthas kansinaia (= “Io sono di Ramtha Kansinai”), secondo lo schema dell’oggetto parlante, riconduce il vaso a un personaggio femminile di rango, identificato con il nome personale e il gentilizio. Forse completato da un coperchio, fu prodotto nella stessa città di Vulci per essere destinato, nel rituale funerario, a contenere unguenti oppure oggetti simbolici e di pregio.