Sarcofagi “a strigilature”

Lo “strìgile” era uno strumento in metallo usato, specie dagli atleti, per detergersi il corpo dopo essersi cosparsi d’olio: esso appariva come una lamina concava e ricurva, la cui forma ricorda le decorazioni a S (“strigilature”, appunto), che caratterizzano alcune produzioni di sarcofagi, specie fra III e IV sec. Talora, come negli esemplari esposti in questo settore del Museo, i campi “strigilati” sulle fronti dei sarcofagi si alternavano a clìpei circolari o pannelli figurati, in cui potevano trovare posto i ritratti dei defunti, personaggi simbolici, scene bucoliche, ma anche raffigurazioni tratte dai testi biblici. Accanto ai sarcofagi “a strigilature”, sono esposti numerosi frammenti decorati a rilievo, specie con raffigurazioni di viaggi e scene di banchetto, allusivi al destino dei defunti nell’Aldilà.