Reparto Arti Decorative
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A decorrere dal 1 ottobre 1999, in esecuzione del Rescriptum ex Audientia del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II del 1 luglio, la Direzione Generale dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie (ora Direzione dei Musei e dei Beni Culturali) ha ricevuto in affidamento gli spazi museali, posti fino ad allora sotto la giurisdizione della Biblioteca Apostolica Vaticana, comprensivi dei decori, arredi e manufatti artistici in essi contenuti. Nel rispetto “dell’altissima importanza e valenza storica e culturale dell’unità museografica costituita dai Musei della Biblioteca Apostolica Vaticana, che conserveranno le loro tradizionali denominazioni di Museo Cristiano, Museo Profano e Raccolta dei Doni” la Direzione si impegnava “a non smembrare le collezioni e a mantenerle per quanto possibile nei luoghi storici ove l’esposizione è già consolidata, istituendo un apposito Reparto preposto alla curatela di tali collezioni”. Il 1 luglio 2003 è stato istituito ad hoc il Reparto Arti Decorative sotto la cura di personale scientifico dei Musei, nelle persone di Guido Cornini, storico dell’arte, e di Claudia Lega, archeologo.
Il Reparto ha competenza sulle complesse e variegate collezioni dislocate nei prestigiosi ambienti che si susseguono lungo il tratto occidentale del “Corridore” di Belvedere, collegante la Cappella Sistina all’uscita: Sala degli Indirizzi di Pio IX, Cappella di San Pio V dedicata a San Pietro Martire, Sala degli Indirizzi, Sala delle Nozze Aldobrandine, Sala dei Papiri, Museo Cristiano (o Sacro), Galleria di Urbano VIII, Sale Sistine, Sale Paoline, Sala Alessandrina, Galleria Clementina, Museo Profano.
La curatela del Reparto si estende, oltre agli storici nuclei del Museo Cristiano (fondato da Benedetto XIV, 1757), Museo Profano (istituito da Clemente XIII, 1761) e “Raccolta dei Doni”, all’infinità di manufatti di diversa natura e datazione, via via confluiti nelle collezioni della Biblioteca Apostolica Vaticana: Tesoro del Santa Sanctorum (rinvenuto al Laterano nel 1905), avori, smalti, oreficerie di età medievale e moderna; numerosi oggetti archeologici, prevalentemente d’uso quotidiano, rinvenuti in gran parte nelle catacombe romane o nei territori dell’antico Stato Pontificio, tra cui si distinguono vetri e vetri dorati, argenti tardoantichi, lucerne e vasellame bronzei, statuette votive di epoca preromana e romana, nonché importanti testimonianze di pittura parietale ad affresco di età romana; strumenti scientifici quali planisferi, globi terrestri e celesti; modelli di Algardi e Bernini, etc. Il Reparto cura inoltre ceramiche e maioliche di età medievale e moderna, nonché la collezione di micromosaici di pertinenza dei Musei Vaticani.