Il Padiglione delle Carrozze
Il Padiglione delle Carrozze

Il Padiglione delle Carrozze

16 ottobre 2012
Padiglione delle Carrozze, Musei Vaticani

Nel 34esimo anniversario dell'elezione di Papa Wojtyla al Soglio Pontificio, i Musei Vaticani presentano oggi, martedì 16 ottobre, il riallestimento del Padiglione delle Carrozze.
Ampliato, bonificato, rivisitato nel suo percorso espositivo e nel suo apparato didascalico, il Padiglione, arricchito da nuove e importanti acquisizioni, testimonia sin dal 1967 la storia della mobilità pontificia attraverso un'originale raccolta di selle, portantine, carrozze e automobili.

Istituito nel 1967 per volontà di Papa Paolo VI, il Padiglione delle Carrozze è parte integrante del Reparto Collezioni Storiche dei Musei Vaticani, che raccoglie i Ritratti dei Pontefici dal '500 ad oggi, tutti gli Apparati del Cerimoniale Papale, i Costumi della Corte laica, le Armi e le Uniformi dei Corpi Armati Pontifici.

Il nucleo centrale della raccolta è costituito dalla magnifica Berlina di Gran Gala, fatta costruire a Roma nel 1826 da Papa Leone XII ed arricchita nei suoi decori da Papa Gregorio XVI nel 1841. Notevoli anche le nove berline cerimoniali appartenute a Pontefici o Principi di Santa Romana Chiesa, come quella del Cardinale Luciano Luigi Bonaparte, che l'ebbe in dono da suo cugino Napoleone III, imperatore di Francia.

Oltre alle citate carrozze di "protocollo" sono esposte anche due storiche berline da viaggio, una utilizzata da Papa Pio IX nel suo rientro dall'esilio dopo i moti rivoluzionari della Repubblica Romana, l'altra per l'ultimo viaggio di un "Papa Re" nelle terre pontificie della Romagna. Inoltre sono esposte anche due piccole berline per uso interno ai Giardini Vaticani e un landau a quattro posti. Tutte queste carrozze, comprese le portantine, i finimenti e le bardature per i cavalli, costituiscono una rara testimonianza storica della mobilità pontificia, che ebbe un brutto arresto con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la sua annessione al Regno d'Italia.

Dal 1870 al 1929, anno in cui vennero siglati i Patti Lateranensi, i Pontefici non uscirono mai dal Vaticano, interrompendo anche la tradizionale cavalcata solenne per la "Presa di Possesso" della Basilica di San Giovanni in Laterano. Era il 1909 quando l'arcivescovo di New York offrì in dono una Itala 20/30 a San Pio X, che il Pontefice rifiutò preferendo continuare a fare le sue passeggiate nei Giardini Vaticani su una comoda e meno rumorosa carrozza.
L'ingresso della prima automobile in Vaticano avvenne, dunque, poco dopo l'inizio del pontificato di Pio XI, quando l'Associazione delle Donne Cattoliche dell'Arcidiocesi di Milano donò al Papa una Bianchi Tipo 15. Ma dato che la questione della sovranità del Vaticano non era stata ancora risolta, a questa vettura fu affissa la targa del Corpo Diplomatico (CD 404).

Subito dopo la casa automobilistica italiana Bianchi donò a sua volta a Papa Pio XI anche una Bianchi Tipo 20, ottenendo così per prima l'ambito titolo di "Fornitori Pontifici". Con la firma dei Patti Lateranensi le principali case automobilistiche internazionali hanno dunque fatto a gara per regalare al Papa le loro vetture migliori. È così che il 21 aprile 1929 è arrivata la Fiat 525 M, l'1 maggio la Isotta Fraschini 8, il 22 dicembre la Graham Paige 837. Il 9 giugno 1930 è invece entrata a far parte della flotta automobilistica vaticana la Citroën Lictoria Sex, appositamente progettata per il Papa e costruita per gli standard di una carrozza pontificia. Infine, il 14 novembre 1930, arrivò la prima Mercedes, una 460 Nürburg limousine a passo lungo, disegnata da Ferdinand Porsche.

Dal 1931, dunque, le carrozze pontificie cedono il posto alle automobili e viene istituito il Registro Automobilistico. Le targhe SCV (Stato della Città del Vaticano) saranno a lettere rosse su sfondo bianco per il Santo Padre e gli alti dignitari della Curia, lettere nere su uno sfondo bianco per tutte le altre.
In linea con i tempi, poi, subito dopo il Giubileo del 1976, arrivò anche la prima "papamobile", ossia il fuoristrada bianco utilizzato dal Pontefice per percorrere brevi itinerari ed esser visto dalla folla.