Nuovo sguardo sull’antico
Nuovo sguardo sull’antico

Nuovo sguardo sull’antico

Due sarcofagi del Museo Pio Cristiano fra restauro e digitalizzazione

Giovedì 28 marzo 2019, ore 16.00
Sala Conferenze, Musei Vaticani

Nuovo sguardo sull’antico. Due sarcofagi del Museo Pio Cristiano fra restauro e digitalizzazione” questo il titolo della conferenza che si terrà giovedì 28 marzo, nell’ambito del ciclo di incontri de Il Giovedì dei Musei, presso la Sala Conferenze dei Musei Vaticani. Protagonisti assoluti saranno due dei capolavori della collezione vaticana di arte cristiana antica del Museo Pio Cristiano: i sarcofagi, denominatidella via Salaria” e “a grandi pastorali”, che furono rinvenuti nel XIX secolo nel suburbio di Roma. La conferenza - che si focalizzerà sulle complesse vicissitudini conservative di questi due antichi capolavori ma, altresì, sulla loro moderna fruizione pubblica grazie alle innovative tecnologie di indagine e di rappresentazione - sarà introdotta dal Direttore dei Musei del Papa Barbara Jatta.

A moderare Giandomenico Spinola che lascerà la parola a Umberto Utro, Alessandro Vella, Ulderico Santamaria, Stefano Spada, Marta Giommi e Daniele Nepi.

Anticipiamo la presentazione dell’evento a cura del Reparto Antichità Cristiane dei Musei Vaticani:

I sarcofagi denominati “della via Salaria” e “a grandi pastorali” costituiscono due dei capolavori presenti nella collezione di arte cristiana antica del Museo Pio Cristiano. Rinvenuti nel XIX secolo nei dintorni di Roma, tra la via Salaria, appunto, e la via Prenestina, le due casse marmoree sono decorate da immagini idilliche e di natura simbolica, testimonianza di quelle sperimentazioni artistiche che, tra la seconda metà del III e gli inizi del IV sec., condussero alla piena maturazione di un nuovo linguaggio figurativo nell’ambito della scultura funeraria cristiana.

L’eccezionalità dei manufatti è accresciuta, nel caso del sarcofago “a grandi pastorali”, dalla conservazione della policromia che ne impreziosiva la superficie decorata e che è stata sapientemente recuperata nei primi anni Duemila nel corso di un felice intervento di restauro, supportato da approfondite analisi diagnostiche; nel caso del sarcofago “della via Salaria”, le difficoltà di lettura dovute allo stato frammentario e lacunoso del rinvenimento furono brillantemente risolte nel 1890 da un consistente intervento di integrazione in gesso, che ha “ricostituito”, secondo i canoni dell’epoca, l’integrità dell’opera e che è stato a sua volta oggetto di valorizzazione durante un recente restauro.

Per permettere ai visitatori dei Musei di apprezzare sin nei dettagli le peculiarità di questi antichi capolavori anche attraverso le loro complesse vicissitudini conservative, sono stati ora predisposti due filmati didattici che, ricorrendo alle moderne tecnologie del rilievo e della grafica tridimensionali, ne illustrano in maniera semplice ed efficace le caratteristiche più interessanti, consentendo agli osservatori un’esperienza immediata dei reperti e della loro storia, anche attraverso la ricostruzione del loro aspetto originario.