Un faraone romano: Domiziano e l’obelisco Pamphilj in Piazza Navona
Un faraone romano: Domiziano e l’obelisco Pamphilj in Piazza Navona

Un faraone romano: Domiziano e l’obelisco Pamphilj in Piazza Navona

Giovedì 21 marzo 2024, ore 16.00
Sala Conferenze dei Musei Vaticani - in presenza e in diretta streaming

Un faraone romano. Domiziano e l’obelisco Pamphilj in Piazza Navona” è il titolo del prossimo appuntamento con la rassegna Il Giovedì dei Musei, dedicato ad una testimonianza eccezionale dell’incontro tra le culture egiziana e romana.
La conferenza, in programma per giovedì 21 marzo, sarà presentata come di consueto dal Direttore dei Musei Vaticani Barbara Jatta che lascerà poi la parola ad Alessia Amenta – Curatore del Reparto Antichità Egizie e del Vicino Oriente – per l’introduzione dell’intervento di Nicola Barbagli, postdoctoral fellow della Alexander von Humboldt Stiftung presso l’Università di Treviri.

Focus dell’incontro sarà il famoso e antico monumento che svetta al centro della Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini in una delle più belle piazze di Roma. Diversamente dai primi obelischi portati a Roma da Augusto nel 10 a.C., originariamente innalzati a Eliopoli da Ramses II (1279-1213 a.C.) e Psammetico II (595-589 a.C.), l’obelisco Pamphilj è uno dei pochi ad essere stato commissionato da un romano e portato quindi nell’Urbe per ordine dello stesso imperatore Domiziano (81-96 d.C.). Solamente un altro obelisco, quello del Pincio, voluto da Adriano dopo la morte del suo amato Antinoo (130 d.C.), può vantare una simile origine. Tuttavia, mentre le iscrizioni incise su quest’ultimo parlano principalmente degli onori tributati al giovane divenuto un dio dopo la morte, quelle dell’obelisco di piazza Navona offrono un’articolata rappresentazione di Domiziano nelle vesti di re d’Egitto. I geroglifici, infatti, non solo raccontano di come l’imperatore abbia voluto dedicare questo monumento al dio sole, ma descrivono in dettaglio la nascita divina, la predestinazione al trono, l’ascesa al potere dopo la morte del fratello Tito e le qualità sovraumane del faraone romano. Tanto centrale in questo monumento è Domiziano che lo si trova persino raffigurato in trono e omaggiato dalle divinità egizie sui quattro lati del pyramidion, la cuspide dell’obelisco, alcuni frammenti della quale sono oggi conservati nei Musei Vaticani.

Nel corso della sua relazione, l’egittologo Barbagli indagherà altresì i rapporti tra la famiglia dell’imperatore romano Domiziano e la religione egiziana, presentando al pubblico alcune proposte originali sulla natura dell’obelisco Pamphilj, sulla sua collocazione originaria e sulla rappresentazione dell’imperatore come faraone.