L’Atrio dei Quattro Cancelli
L’Atrio dei Quattro Cancelli

L’Atrio dei Quattro Cancelli

Riflessioni sul restauro delle sculture

Giovedì 25 settembre 2025, ore 17.30
Sala Conferenze dei Musei Vaticani - in presenza e in diretta streaming

Il 25 settembre i Musei Vaticani dedicano un appuntamento della rassegna Il Giovedì dei Musei al restauro delle sculture antiche esposte nell’Atrio dei Quattro Cancelli. Tra il 2023 e il 2024 è stato portato a termine un complesso intervento conservativo su un gruppo di opere, composto da dodici statue e due sarcofagi decorati a rilievo. Tutti i manufatti, di epoca romana e databili tra il I e il II secolo d.C., raffigurano prevalentemente soggetti maschili - atleti ed eroi - accanto a personaggi togati di ambito funerario, la cui provenienza rimane incerta.

L’Atrio dei Quattro Cancelli, un’imponente struttura con pianta a croce greca, sormontata da una grande cupola, fu progettato nel 1786 dall’architetto Giuseppe Camporese. Affacciato sui giardini, tra il 1870 e il 1932 costituì l’ingresso ai Musei Vaticani. Le nicchie perimetrali ospitano otto sculture; altre quattro sono nel vestibolo alla base della Scala Simonetti insieme a due sarcofagi (1776-1784).
Le opere attualmente visibili sono frutto di integrazioni, rimaneggiamenti e adattamenti che hanno accostato porzioni originali a completamenti moderni, spesso in marmi differenti. Tra gli esempi più rappresentativi spicca la statua di Meleagro, un pastiche realizzato dallo scultore Vincenzo Pacetti, che combina un torso di tradizione policletea con una testa del dio Ares e l’aggiunta del muso di un cinghiale. Particolare interesse suscitano anche i ritratti degli imperatori Claudio e Tito, inseriti per completare rispettivamente un torso ispirato a un modello iconografico del V secolo a.C. e una statua, replica del Doriforo di Policleto.

La varietà delle condizioni conservative e le criticità rilevate hanno imposto un intervento mirato, eseguito dal Consorzio Kavaklik Restauro sotto la direzione scientifica del Reparto di Antichità Greche e Romane e del Laboratorio di Restauro dei Materiali Lapidei, con la collaborazione del Gabinetto di Ricerche Scientifiche e il sostegno dei Patrons of the Arts in the Vatican Museums, Capitolo della Florida.
Una pulitura accurata delle superfici marmoree ha permesso di ricostruire la storia dei numerosi restauri effettuati nel tempo, portando alla luce anche scoperte inaspettate. La grande varietà degli interventi precedenti, spesso caratterizzati dall’uso diffuso del gesso, ha reso necessario un approccio flessibile, adattato alle specificità di ciascun manufatto.

L’incontro sarà presieduto da Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani, affiancata da Giandomenico Spinola, Vice Direttore artistico-scientifico, e da Mons. Terence Hogan, Coordinatore dell’Ufficio dei Patrons of the Arts. Interverranno inoltre Claudia Valeri, Curatore del Reparto di Antichità Greche e Romane, con una riflessione sull’interpretazione antiquaria dell’iconografia classica; Eleonora Ferrazza e Clara di Fazio, Assistenti dello stesso Reparto, rispettivamente con una presentazione delle novità emerse dalla ricerca documentaria e con osservazioni sulla scenografia architettonica dell’Atrio. Guy Devreux, Maestro responsabile del Laboratorio di Restauro dei Materiali lapidei, e Kristian Schneider, restauratore del Consorzio Kavaklik, illustreranno invece le tecniche esecutive e le diverse fasi operative.
A conclusione dell’incontro seguirà una visita guidata all’Atrio dei Quattro Cancelli, per ammirare il rinnovato aspetto delle sculture romane.