Pratiche di conservazione preventiva ai Musei Vaticani
Pratiche di conservazione preventiva ai Musei Vaticani

Pratiche di conservazione preventiva ai Musei Vaticani

I piani di manutenzione ordinaria

Giovedì 15 marzo 2012, ore 16.00
Sala Conferenze, Musei Vaticani

Il Giovedì dei Musei del 15 marzo vedrà come relatore la dott.ssa Vittoria Cimino, responsabile dell'Ufficio del Conservatore dei Musei Vaticani, e verterà sulle "Pratiche di conservazione preventiva ai Musei Vaticani. I piani di manutenzione ordinaria". La conferenza è dedicata all'impegno dei Musei Vaticani nel praticare una tutela programmata del patrimonio sempre più incisiva, nell'ottica di una Conservazione preventiva e programmata.
Segue un estratto dall'intervento del relatore:

"Nel dicembre del 2011 i Musei Vaticani hanno superato la "soglia del suono" dei cinque milioni di visitatori. La frequentazione di massa e la conseguente pressione antropica che si riversa sui percorsi espositivi pongono problemi logistici di non facile soluzione. Aumentano le responsabilità dei Musei nei confronti del pubblico che chiede servizi aggiuntivi sempre più aggiornati e merita un'offerta didattica adeguata; così come nei confronti delle collezioni e degli ambienti che le contengono, per la loro salvaguardia e conservazione. Cambia la filosofia della tutela, che deve porsi come obiettivo primario il massimo livello di efficacia nella protezione dell'intero patrimonio.

A far data dal 2009, i Musei Vaticani hanno deciso di investire risorse e professionalità in progetti sperimentali di Conservazione preventiva e Conservazione programmata con l'intento di riportare in uso le vecchie pratiche di manutenzione, aggiornate secondo le moderne tecnologie scientifiche, e di rovesciare la prospettiva secondo la quale le ridotte risorse economiche del tempo presente debbano essere concentrate su pochi eccelsi capolavori.

Allo scopo di migliorare al massimo le condizioni delle opere all'interno del contenitore edificio/impianti, nuovi settori operativi si occupano a tempo pieno di rilevamento e controllo dei valori microclimatici, di illuminamento, di concentrazione di inquinanti aerodispersi in ambienti espositivi o con funzione di deposito. Si eseguono studi ambientali preliminari all'intervento di restauro, protocolli post-restauro o dedicati al controllo delle soluzioni espositive adottate.

Si sperimentano procedure sempre più efficienti per la gestione delle emergenze, per la movimentazione in sicurezza delle opere, si dà vita a tavoli interdisciplinari volti all'elaborazione di protocolli e linee guida per allestimenti permanenti o temporanei, alla progettazione di impianti di climatizzazione e di illuminazione che tengano conto anche delle problematiche conservative.

Sono questi i campi di interesse della Conservazione preventiva e anche i momenti concreti di collaborazione tra reparti, laboratori di restauro, struttura scientifica, vissuti all'interno dei Musei.

La conferenza di oggi è quindi dedicata a questi argomenti. La sottoscritta, Vittoria Cimino, responsabile dell'Ufficio del Conservatore, recentemente e appositamente istituito per fronteggiare le nuove problematiche, riferirà sul lavoro svolto in questi primi anni di attività. Illustrerà in particolare i Piani di manutenzione programmata del patrimonio, ormai rodati.

Questi consistono nella spolveratura delle opere esposte lungo i circa sette chilometri di percorsi, eseguita da ditte esterne di restauratori specializzati, muniti di idonea strumentazione, in base a protocolli di intervento e metodologie indicate dai laboratori di restauro interni ai Musei Vaticani. La pratica di rimozione della polvere si completa necessariamente con il controllo dello stato di conservazione e con la documentazione e si avvale di programmi informatici appositamente studiati. La situazione conservativa del patrimonio è così immediatamente aggiornata e consultabile dai curatori e dai responsabili dei laboratori, che potranno avviare strategie di intervento mirate in base alle diverse situazioni.

Al piano di manutenzione ordinaria delle collezioni, varato nel 2009/10, ha fatto seguito quello di manutenzione ordinaria dei depositi e infine quello di manutenzione ordinaria delle superfici decorate di pregio, dedicato al ripristino delle superfici di pareti e corridoi danneggiati dall'usura della frequentazione. Lo scopo - quello di riprendere efficacemente l'antica quanto indispensabile pratica di cura e manutenzione dei beni inquadrandola in un piano globale di intervento coerente e continuativo, in grado di ottimizzare i risultati e di impegnare nel modo più razionale ed economico le risorse disponibili - sembra ormai raggiunto e i Musei Vaticani possono offrire il proprio modello operativo a coloro che hanno l'onere della tutela.

Garantire un adeguato livello di decoro agli ambienti che costituiscono il percorso di visita dei Musei è un obiettivo sul quale concordano tutti coloro che li frequentano – visitatori, operatori culturali, studiosi e stampa specializzata - o che vi lavorano – custodia, personale incaricato dell'accoglienza e dell'amministrazione, reparti scientifici, restauratori.

Testimoniare che l'attenzione di chi dirige tali istituzioni non è rivolta esclusivamente a mostre e restauri, che si può riattivare un circuito virtuoso tra l'evento effimero e il patrimonio permanente, che la cultura della prevenzione è un investimento a lungo temine con effetti anche immediati, è una sfida da accettare con convinzione.

La proposta di un modello di Conservazione programmata sostenibile e condiviso è rivolta agli addetti ai lavori, alla stampa, al pubblico dei musei. "Porte aperte", dunque, a tutti coloro che possono essere interessati e che vorranno partecipare all'incontro. La presenza di professionisti di altri musei, enti e istituzioni costituirà una preziosa opportunità per confrontare e ampliare le comuni esperienze, mentre gli appassionati dei musei, attraverso la proiezione di immagini tratte dai momenti di vita quotidiana, potranno godere di un inedito "dietro le quinte" e scoprire le operazioni, le precauzioni e le attenzioni che precedono, accompagnano e spesso seguono i momenti istituzionali destinati al pubblico."