Musei Vaticani

Al via la V edizione del ciclo di conferenze scientifiche Il Giovedì dei Musei. Alle 16.00 di giovedì 9 ottobre si terrà, presso la Sala Conferenze dei Musei Vaticani, il primo appuntamento della nuova stagione. Curato da Marco Iuffrida, Dottore di Ricerca in Storia Medievale, l'incontro porta il titolo "THE ECOLOGY OF CRUSADING. The environmental impact of conquest, colonisation and religious conversion in the medieval Baltic".
All'introduzione del professor Antonio Paolucci seguiranno gli interventi dei due archeologi dell'Università inglese di Reading: Aleks Pluskowski e Alexander Brown che, con il contributo del Dr. Iuffrida, offriranno una panoramica sulle valutazioni dell'impatto ambientale delle crociate nelle zone del Baltico orientale (XIII secolo).

Segue un estratto dell'intervento del relatore Marco Iuffrida:

Nel XIII secolo, gli eserciti crociati – guidati dall'Ordine Teutonico, fondato in Terra Santa durante la Terza Crociata – affrontarono ed evangelizzarono le ultime società pagane indigene in Europa: gruppi tribali della regione del Baltico. I territori tribali furono sostituiti con nuovi stati cristiani amministrati dall'Ordine Teutonico ed affidati alla giurisdizione di alcuni vescovi. Vennero così eretti molti castelli, incoraggiando lo sviluppo delle città con la conversione al Cristianesimo.

L'avvento del Cristianesimo in seguito alle crociate è stato sinonimo di grandi mutamenti che hanno dato vita a un "nuovo mondo" europeo, nella frontiera della cristianità. Contestualmente alle incisive vicende storiche legate alle crociate nel Baltico accadeva qualcos'altro, in quanto era in atto un vero e proprio deterioramento climatico. Sia per gli eventi storici che per quelli climatici, gli effetti sull'ambiente locale, in particolare sulle piante e sugli animali, finirono per essere molto profondi. I cambiamenti furono incisivi anche sul piano culturale, dal momento che vari elementi dell'universo naturale venivano ritenuti sacri dalle tribù baltiche.

Il progetto "The Ecology of Crusading" si sviluppa su una serie di scavi archeologici proprio per valutare l'impatto ambientale delle crociate nelle zone del Baltico orientale. Gli studi, elaborati dal 2006 al 2010, sono stati seguiti da un laboratorio presso il castello di Malbork (ex sede dell'Ordine Teutonico di Marienburg in Polonia). Dall'ottobre 2010 il finanziamento del Consiglio Europeo della Ricerca ha inoltre permesso la realizzazione di una nuova pianificazione di studio quadriennale con termine 1 ottobre 2014.
Il team di ricercatori (un palinologo, uno specialista in organismi vegetali, due geoarcheologi, tre archeozoologi e tre storici) ha esaminato una vasta gamma di materiale archeologico e le coeve evoluzioni paleoambientali, assieme alla valutazione di testimonianze scritte e fonti cartografiche.

Considerando l'impatto delle crociate attraverso i dati paleobotanici (principalmente pollini e macrofossili vegetali), il progetto "The Ecology of Crusading" studia come i castelli e gli insediamenti costituiti dall'Ordine Teutonico abbiano determinato trasformazioni ambientali ed economico-sociali nel nord-est della Polonia, nella Lituania occidentale, nella Lettonia settentrionale e nell'Estonia meridionale (le medievali Prussia e Livonia). Il vantaggio della paleobotanica è che, potendosi basare su un ampio arco temporale, ha fornito importantissimi dati prospettici sul paesaggio medievale.

Dal confronto fra le tendenze evolutive che si sono registrate sull'ambiente interregionale è stato possibile riscontrare sia l'impatto delle crociate sul paesaggio preesistente all'inserimento del Cristianesimo sia l'uniformità culturale degli stati medievali, Prussia e Livonia, coinvolti in questa contingenza storica.

Per il "Giovedì dei Musei" del 9 ottobre, i due archeologi della University of Reading (UK), il Dr. Aleks Pluskowski e il Dr. Alexander Brown, in collaborazione con il Dr. Marco Iuffrida, forniranno una panoramica sul progetto "The Ecology of Crusading". Il Dr. Pluskowski e il Dr. Brown incentreranno quindi le due relazioni su dati archeologici, ambientali e storici integrandoli in una visione olistica dei cambiamenti ecologici, e culturali, a seguito delle crociate nel Baltico orientale (XIII secolo).