Folon. L’etica della poesia
Folon. L’etica della poesia

Folon. L’etica della poesia

Tra impegno civile, denuncia e speranza nell’uomo

 

6 maggio - 27 agosto 2022
Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea, Musei Vaticani

Il 5 maggio re-inaugura, è proprio il caso di dirlo, la mostra “Folon. L’etica della poesia. Tra impegno civile, denuncia e speranza dell’uomo”, che esattamente due anni fa – ad allestimento completato e ad inviti già inviati – non poté aprire i propri battenti per l’improvviso e inedito lockdown del 9 marzo 2020.
Una più che simbolica riprogrammazione di un evento espositivo che, dopo mesi di resiliente fiducia e attesa, si rivelerà al pubblico dei Musei Vaticani negli inediti spazi espositivi delle Salette della Torre Borgia (lungo il percorso della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea), che per la prima volta saranno accessibili e visitabili assieme alla “Sala della Cicogna”, situata nella Torre di Innocenzo III.

Realizzato in collaborazione con la Fondation Folon – in onore dell’artista belga Jean-Michel Folon (1934-2005) e alla sua poliedrica attività di illustratore, pittore e scultore l’evento è il frutto della felice collaborazione avviata tra i Musei e la Fondazione in occasione della donazione di due opere di Folon che al termine dell’esposizione entreranno a far parte delle collezioni vaticane: A propos de la Création, magnifica serie di otto grafiche dedicate al Libro della Genesi, e Angelo custode, scultura in bronzo tra le sue ultime creazioni.

Già il titolo Folon. L’etica della poesia. Tra impegno civile, denuncia e speranza nell’uomo” è portatore della principale tematica scelta per questa esposizione straordinaria che intende focalizzarsi sull’impegno civile dell’artista tra poesia e etica. Risponde a questa concezione l’articolazione in cinque sezioni del percorso espositivo realizzato grazie ad un suggestivo allestimento che mette in stretto dialogo le cromie degli ambienti con le tematiche in essi trattate: color petrolio come lo smog per L’uomo e la metropoli, verde acceso per L’uomo e la natura, rosso scarlatto per L’uomo e la guerra, celeste come gli orizzonti dell’utopia per La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, grigio perla per Le stanze della speranza.
In mostra anche alcuni dei più famosi Manifesti realizzati da Folon per importanti campagne umanitarie ed eventi culturali.

L’esposizione – il cui catalogo è pubblicato in coedizione da Edizioni Musei Vaticani e da Fondation Folon è curata da Stéphanie Angelroth, Direttore della Fondazione Folon, da Micol Forti, Curatore della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani, e da Marilena Pasquali, storico dell’arte e membro del comitato scientifico della Fondazione Folon.