David Alfaro Siqueiros, Cristo mutilado

Photogallery

David Alfaro Siqueiros, Cristo mutilado
David Alfaro Siqueiros, Cristo mutilado
Sala 26. Sudamerica

Nel 1960 Alfaro Siqueiros viene recluso nel carcere di Città del Messico per essersi opposto al governo messicano con l’accusa di “disgregazione sociale”. Durante la detenzione, che durerà fino al 1964, costretto, in una cella di nove metri quadrati, l’artista produce ben trecento opere preparatorie per l’imponente murale La marcia dell'umanità sulla terra e verso il cosmo, che realizzerà tra il 1964 e il ’70 per il Polyforum Cultural di Città del Messico.
Cristo mutilado, raro esempio di opera da cavalletto del famoso muralista, è un bozzetto per il “fondo escenografico” del piccolo teatro del carcere dove si trovava rinchiuso. Siqueiros, che tornerà più volte sullo stesso soggetto, attribuendo alla figura del Cristo diverse valenze, sceglie qui di raffigurare un Cristo-vittima, immagine di grande potenza simbolica per il luogo a cui era destinato.